La Mente in Mano per le aziende

La Mente in Mano ha presentato il 9 marzo 2013 l'incontro formativo sulle opportunità del mercato complementare ..... una comunicazione efficente per le aziende che cavalcano le nuove oppotunità di mercato.



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Cos’e la Mente in Mano

E’ un modello integrato di diverse discipline come la PNL , la psicologia quantistica (o fisica delle possibilità), neurofisiologia e metamedicina.

A cosa serve?

A migliorare le proprie performances attraverso il cambiamento neurologico e percettivo della propria mente. Un percorso completo ed interattivo dove vengono fornite quelle informazioni necessarie a comprendere come raggiungere i propri obiettivi. Viene trasmessa quell’ “abilità” di trasformare gli eventi in opportunità attraverso tecniche consolidate per  la gestione pratica di ogni aspetto o problematica della vita.
A mettere in condizione l’utente di comunicare efficacemente e comprendere il punto di vista degli atri migliorando notevolmente i feedback dall’esterno.
A rendere chiunque capace di scegliere e dirigere la propria vita.

Possibilità significa opportunità………………la conoscenza è lo strumento.

Perché mi è utile nello sport

In un’approccio olistico dove l’interazione fra corpo e mente è un’elemento fondamentale sia nelle attività agonistiche sia in quelle discipline sportive che necessitano di una particolare concentrazione diventa essenziale creare, ancor prima di un vero e proprio allenamento fisico, una condizione mentale che consenta di raggiungere con estrema facilità quella concentrazione psicomotoria e quell’approccio emotivo adeguato a raggiungere gli obiettivi in modo semplice, sicuro ed immediato. 


Perché è importante la “mente” in un percorso di Kitesurf?

Il Kite sfrutta la trazione del vento per scivolare sull’acqua su una tavola kiteboard.
Il praticante kitesurfer usa la potenza di un aquilone (kite) controllato tramite una barra e collegato da cavi lunghi generalmente fra i 20 ed i 30 metri (di solito 4 – 5 linee). In pratica stiamo parlando di “volare” sull’acqua per il tramite di un’aquilone al quale siamo “attaccati” dai cavi. L’aquilone esercita una trazione per effetto del vento decisamente importante e ci permette di raggiungere velocità elevate.
Tante sono le variabili che si presentano in fase di primo approccio; la difficoltà oggettiva nella coordinazione dei movimenti, l’adrenalina prodotta a livello neurologico e l’emotività.
Allo stesso modo nel percorso di allenamento e di miglioramento delle prestazioni, cercando sempre nuovi e arditi obiettivi, la concentrazione diventa quel fattore determinante che permette di fare la differenza.


Per la prima volta viene introdotto un nuovo format che, grazie all’interazione ed il confronto di due discipline, offre l’opportunità di raggiungere in modo semplice, sicuro ed immediato l’obiettivo di imparare  a “volare” e migliorare le performances fino al raggiungimento dell’obiettivo desiderato.

Ulteriori informazioni sono a vostra disposizione su:




                                              

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