Integrazione ed emozione: la comunicazione efficace
Spesso ci capita di avere a che fare direttamente o indirettamente con straordinari comunicatori. Gente dello spettacolo, politici, giornalisti, letterati, formatori...Alcuni di loro ci sanno rapire a tal punto che dimentichiamo lo spazio che ci separa da loro e cominciamo a vedere la realtà con i loro occhi. E' indubbiamente una qualità straordinaria, è come disegnare le nuvole con le parole.
Ricordo di avere avuto la fortuna di ascoltare un famoso formatore, tale Mauro Cavallone e di aver pensato: "ecco, è così che un giorno voglio imparare a comunicare!".
In realtà, le doti di comunicazione sono insite in ciascuno di noi. Comunichiamo sempre, anche quando taciamo, perché è il nostro corpo a parlare e il corpo non mente mai sui nostri pensieri e stati d'animo.
Ma, esattamente come riesce un comunicatore e coinvolgerci?
Segue una ricetta con degli ingredienti: si emoziona, ci diverte, integra le sue storie di vita con le vostre, interagisce con voi.Solo pochi riescono a miscelare questi ingredienti con naturalezza. La cosa che mi preme sottolineare è che come ogni buon chef, nella sua ricetta ogni ingrediente, oltre ad amalgamarsi bene con gli altri, conserva una sua identità ed è riconoscibile. Se una persona quando parla non ci convince di quello che sta dicendo, è perché avvertiamo che qualcosa manca.
Quando acquistate qualcosa lo fate seguendo la lista delle caratteristiche, ma prima di questo cosa vi scatta dentro: se non una specie di "amore a prima vista"? Quanto conta che chi vi vende un oggetto sia una persona solare, allegra, una persona che sappia raccontarvi la sua esperienza con quello stesso oggetto?
Recentemente ho acquistato uno smartphone, approfittando delle offerte di acquisto rateale.
Il commesso era tutto allegro e sorridente. Questo mi ha già predisposta bene nei suoi confronti. Gli ho chiesto informazioni sui vari cellulari.
Sapete cosa ha fatto lui? Si è messo a raccontarmi di come si trovava bene con uno di quei modelli, delle foto che ha scattato, di quanto gli ha cambiato la vita.
Cosa mi stava comunicando? Emozione.
L'emozione genera empatia.
Come me lo stava raccontando?
Con allegria, integrando la sua esperienza.
Perché me lo stava raccontando? Attenzione, questo è fondamentale...Per permettermi di interagire su un piano paritario.
La comunicazione vincente è un rapporto win-win. Non c'è un raggirato da una parte e un furbetto dall'altra. Esiste sempre uno scambio in cui ciascuno ottiene la soddisfazione dei propri desideri: vincono tutti! Scegliete un racconto: un'esperienza insieme, una partita, una serie tv, un film, un libro, seguite l'istinto...cercate uno spunto che faccia brillare gli occhi al vostro interlocutore. Ascoltatelo prima di parlare. Il silenzio è d'oro, la parola è d'argento. Siate spugne: assorbite e rilasciate. Siate alberi che assorbono anidride e restituiscono ossigeno.La prossima volta che volete coinvolgere qualcuno, cercate di metterci il cuore (emozione), apritevi e raccontate quella parte di vita che credete possa coinvolgere chi vi sta di fronte, lasciate lo spazio anche all'altro di interagire. La comunicazione efficace è una danza...
Rita
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